Come utilizzare lo storytelling per convertire semplici utenti in clienti
Qualche settimana fa ti ho parlato di come la tua azienda debba mostrare il proprio volto umano per ridurre a zero la distanza tra sé e i propri clienti (dove per zero intendo in momento in cui si concretizza la vendita).
Quindi riprendo spunto proprio dal concetto di storytelling per suggerirti come utilizzare al meglio questo strumento, proponendoti due scenari.
Oggi infatti ti farò indossare non solo i panni dell’azienda, bensì anche quelli del cliente. In tal modo potrai immedesimarti nelle sue esigenze e, di conseguenza, colpirlo al cuore (in senso buono) con una storia coinvolgente e vincente.
1. Mettiti nei panni del cliente
Indossa il primo vestito.
Immagina di essere un potenziale cliente. Che cosa ti attrae a tal punto di scegliere proprio i prodotti/servizi di un’azienda piuttosto che un’altra?
C’è molta concorrenza ma non pensare solo al prezzo…
Concentrati e pensaci bene, perché ci sono altri fattori decisivi che determinano la tua scelta di acquisto. Ad esempio:
- L’azienda “X” ti ispira fiducia –> hai letto sul web che molte altre persone sono soddisfatte.
- La consideri solida e affidabile –> il marchio è noto e forte, quindi ti senti rassicurato.
- I suoi prodotti/servizi sono quelli “giusti per te” –> sono ciò di cui hai veramente bisogno.
- Ti riconosci nei valori che propone –> ad esempio famiglia, amicizia, avventura, passione, coraggio.
Quindi questa azienda è riuscita a conquistarti…ma com ha fatto?
2. Narra una storia che illumini il suo sguardo (e faccia breccia nel suo portafogli)
Ora cambia abito.
Torna ad indossare i tuoi panni di azienda per raccontare la TUA storia in modo tale che rispetti tre pre-requisiti fondamentali. Essa dovrà:
- Mettere in evidenza i tuoi valori aziendali –> identificali ed punta su di essi.
- Trasmettere un messaggio credibile –> il tuo obiettivo è essere convincente quindi tieni a freno la creatività, se fine a sé stessa.
- Coinvolgere emotivamente l’utente –> fargli provare delle emozioni in prima persona, smuovendolo dal ruolo di mero spettatore spingendolo all’azione.
L’azione è l’acquisto del tuo prodotto/servizio.
E’ inutile girarci attorno, se riuscirai a convogliare tutti questi punti, il cliente farà propria la tua storia. Quindi vendila bene!
Fonti di ispirazione per il tuo storytelling
Ho raccolto per te alcuni articoli per fornirti spunti pratici di riflessione e soprattutto di applicazione pratica.
- 22 forme di narrazione per scrittori e storyteller di Daniele Imperi. Più che un articolo è un vero e proprio manuale di tecnica narrativa. Daniele illustra e sviscera 22 forme narrative con utili esempi pratici. Sono certo che tra di essi troverai molti spunti pratici per raccontare la tua prossima storia aziendale.
- Come utilizzare i video su instagram di Instagramersitalia. Il video è uno strumento potente ed immediato per raccontare una storia (visual storytelling). In questo articolo trovi utili esempi di come aziende del calibro di MINI e Nike utilizzino i video di instagram (max 15 secondi) per raccontare storie coinvolgenti, emozionanti mettendo al centro il vissuto del cliente.
- Il successo del visual storytelling e la costruzione di una storia emozionale di Simone Serni. Un’analisi ricca di dati statistici che testimonia il crescente successo del visualstorytelling grazie alla diffusione globale delle tecnologie “mobile” (smartphone, tablet).
Un messaggio chiaro e rassicurante è vincente
Inoltre ti consiglio di vedere il video di Axa assicurazioni che trovi qui sotto. In 30 secondi narra la storia di un imprenditore in difficoltà che si interseca con l’impegno di Raùl (liquidatore sinistri) che lo aiuta a riprendersi da un evento che mette a repentaglio il futuro della sua azienda.
Il messaggio vincente di questa storia è racchiuso nelle parole chiave citate in questo video: proteggere, aiutare, ricostruire e conservare.
Conclusioni
Semaforo verde a storie verosimili e coinvolgenti nelle quali il tuo “cliente tipo” si possa immedesimare; ancora più verde se utilizzerai i video per raccontarle, dal momento che l’aspetto visivo ha un forte impatto emozionale.
Semaforo giallo alle storie creative a tutti i costi o troppo autoreferenziali (ad esempio “noi, l’azienda, siamo i migliori, ecc.”).
Semaforo rosso per le aziende che non hanno il coraggio di uscire dall’imbuto ed intercettare, nuovi potenziali clienti attraverso metodi “non convenzionali”.
- Che cosa ne pensi?
- In quale colore ritrovi la tua azienda?
Ti aspetto qui sotto nei commenti!
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