Sport e Social Media: intervista a Michele Gazzetti

Sport e Social Media: intervista a Michele Gazzetti

Le prospettive dei Social Media nel mondo dello Sport e della TV

Oggi ho il piacere di intervistare Michele Gazzetti, giornalista di SportItalia che ci parla di sè e del rapporto tra Sport e Social Media.

Michele ci offre vari spunti di riflessione, grazie al suo linguaggio ricco di immagini ed alla sua competenza in ambito Social.

Ne ascolteremo delle belle: dagli intrecci Sport/Social Network, sino alle nuove tendenze del giornalismo televisivo (Social TV). Partiamo, quindi !

Michele, come è nata la tua passione per il giornalismo sportivo?

La mia è passione per il giornalismo a 360°. Sin qui mi sono occupato esclusivamente di sport, ma non dispiacerebbe ampliare l’orizzonte. Amo raccontare tutte le sfaccettature delle persone che attraverso lo sport hanno colorato la propria vita. Spesso quelle più interessanti sono le meno esposte ai riflettori. Amo gli sport minori perchè nascondono un crogiolo di storie insospettabili in cui spesso, chi legge, può immedesimarsi.

Quali sono le competenze professionali necessarie nell'era dello sport 2.0 ?

Il giornalismo è cambiato alla velocità della luce e in pochi sono stati capaci di intercettare il nuovo corso. I giornali tenderanno progressivamente a perdere il loro ruolo di architrave dell’informazione e verranno soppiantati dai siti e dai social media, che sono in perenne evoluzione. La migrazione dalla carta al web è un processo irreversibile e l’adattamento di contenuti e stile è ancora nella fase embrionale. Su internet ancora oggi si leggono articoli troppo lunghi; la maggior parte delle persone legge (ahimè) solo i titoli.

Sport e Social Media: quali potenzialità prevedi?

Lo sport in Italia non ha ancora compreso a pieno l’importanza e potenzialità dei Social Media. Nel giro di pochi anni tutte le realtà principali avranno un Social Media Manager e questa innovazione potrebbe partire dalle Federazioni come già successo in altri paesi europei, in primis la Spagna. Negli Stati Uniti sono avanti anni luce ed in questa fase basterebbe copiare da loro per poter mettere a frutto alcune potenzialità enormi. Servono figure professionali specifiche e investimenti mirati. I 'ritorni' per le società sono elevatissimi e sono già sotto gli occhi di tutti.

I giornali tenderanno progressivamente a perdere il loro ruolo di architrave dell’informazione e verranno soppiantati dai siti e dai social media, che sono in perenne evoluzione.
La migrazione dalla carta al web è un processo irreversibile e l’adattamento di contenuti e stile è ancora nella fase embrionale.

Michele Gazzetti

Si parla molto di Social TV: che scenario prevedi nei prossimi anni ?

"Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà" diceva Guccini in una sua canzone. Speriamo che il mondo dello sport italiano acceleri in fretta in direzione "Social" perchè è un processo irreversibile. Guardiamo però anche agli esempi positivi: una delle cose più avvenieristiche l’ha inventata un italiano, Fabrizio Capobianco. Il CEO di TOK.tv, azienda della Silicon Valley, ha ideato un app gratuita che consente di creare su iPad o iPhone una curva virtuale. Ogni tifoso può coinvolgere altre persone e interagire con loro monitorando anche tutte le news e le statistiche della gara. La Juventus è stata la prima squadra italiana a esplorarne le potenzialità e è stato subito un grandissimo successo. (per approfondire il tema occorre leggere questo articolo interessante di Riccardo Luna: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/09/09/lurlo-della-juve-davanti-al-tablet-quellapp.html?rss )

Le TV puntano ad una crescente interattività con i telespettatori: che ne pensi?

Ogni televisione, ogni programma televisivo, ormai impernia la propria strategia e i propri contenuti sui social media. Siamo reduci da un’estate in cui le interazioni su Facebook e Twitter sono letteralmente esplose, sino a raggiungere cifre impensabili fino a pochi mesi fa. Le implicazioni sono molteplici, ma se vogliamo banalizzare possiamo dire che grazie ai Social Media le persone si ricordano dell’esistenza di un programma, di una serie, di una partita e accendono la televisione.

Quali Social Network prediligi e che utilizzo ne fai?

Uso soprattutto Twitter, Facebook solo in seconda battuta. Ogni Social ha un suo linguaggio, una sua utilità, una sua potenzialità inespressa. Per usarli in maniera corretta e sfruttarne a pieno le risorse bisognerebbe avere giornate da 48 ore. Twitter è attualmente anche uno splendido motore di ricerca delle notizie, su Twitter qualsiasi cosa arriva molto prima di qualsiasi sito internet.

Immagina che siano già passati 5 anni da questa intervista: quali Social Media?

Il libro dei Social Media è in perenne fase di (ri)scrittura e gli equilibri tra i media tradizionali e i contenuti digitali evolvono di giorno in giorno. Il giornalismo deve abbandonare vecchi archetipi e compiere una svolta nel più breve tempo possibile. Bisogna imparare a raccontare storie impreziosendole con la tecnologia, è questa la grande sfida dei prossimi 5 anni.

Ora ho due domande per te che stai leggendo:

  1. Ti è piaciuta l'intervista?
  2. Secondo te, in quale Social Network c'è più Fair Play?

Fammelo sapere in modo sportivo : aggiungi il tuo commento qui sotto 😉

Grazie !

Paolo Fabrizio – Social Media Scrum

About Paolo Fabrizio

Digital Customer Service Consultant, Trainer, Author, Speaker. Negli anni '90 partecipa alla startup della prima compagnia assicurativa online in Italia seguendo l'intero ciclo di vita del cliente. Dal 2013 come consulente e formatore aiuta le imprese a sfruttare il servizio clienti digitale come leva di business. Fondatore di CustomerServiceCulture.com, è autore di libri tematici e speaker a convegni in Italia e all'estero. Lecturer all'Università Bicocca di Milano

Related Posts