“Mamma li Tweet !”

Quando Twitter diventa il Tam-Tam del malessere sociale

Twitter Revolution

Twitter Revolution

Da una settimana a questa parte in Turchia sono in corso forti tensioni sociali e duri scontri tra manifestanti e polizia.

Don't worry…in questo Post non mi occuperò dei motivi che li hanno generati, bensì della battaglia mediatica in corso.

In particolare, desidero parlarti delle conseguenti pressioni e restrizioni a cui sono stati sottoposti gli utenti dei Social Network.

Sul banco degli imputati, uno su tutti: Twitter.

Infatti tra 6 ed il 9 giugno scorso, sono state arrestate oltre 30 persone con l'accusa di aver diffuso false notizie ed istigato alla violenza tramite l'utilizzo di Twitter.

Un tweet che contiene menzogne e calunnie e' piu' pericoloso di un'auto imbottita di bombe. L'esplosione di un veicolo ha un effetto limitato, mentre un tweet puo' scatenare un clima di guerra. Per questo, bisogna prendere precauzioni.

Yalcin Akdogan, consigliere del Premier Turco

"Mamma li Tweet !"

Una pioggia di Tweet di protesta

In pochi giorni l'hashtag #occupygezi è stato utilizzato in rete in maniera massiva.

Come puoi vedere nella mappa a fianco, la maggior parte dei Tweet si è originato e diffuso a macchia d'olio in quasi tutta la Turchia.

Si è così creato un "movimento di (contro)informazione".

"Mamma li Tweet !"

Twitter è il Tam-Tam del Web

Come una ritmica suonata sui bonghi, le notizie scorrono sotto forma di fitti cinguettii.

In questa maniera le persone in contatto (virtuale) si scambiano informazioni reciprocamente e rapidamente.

Tuttavia, ho già avuto modo di dirti che abbandonarsi a giudizi superficiali sui Social Media è fuorviante.

Ti faccio due esempi:

  • Se la TV dice che sono in atto scontri provocati da estremisti pericolosi posso crederci o meno.
  • Se invece me lo "Twitta" una persona che conosco, di cui ho fiducia, è più probabile che mi convinca della medesima tesi di cui sopra.

Don't you worry about a Tweet

Perchè temere un Social Network?

  1. Perchè Twitter è un potente passaparola che distribuisce informazioni in tempo-reale.
  2. La diffusione non è limitata ai confini nazionali (salvo censure, of course).
  3. Chiunque, in qualsiasi Paese, che venga a conoscenza di una situazione/informazione può condividerla istantaneamente !

In definitiva, se fino ad oggi ti avevi dubbi su Twitter…ora magari ne avrai ancor di più! 😉

Ma non è questo il punto.

il mio consiglio è un altro: non smettere mai di porti domande !

Paolo Fabrizio – Social Media Scrum

About Paolo Fabrizio

Digital Customer Service Consultant, Trainer, Author, Speaker. Negli anni '90 partecipa alla startup della prima compagnia assicurativa online in Italia seguendo l'intero ciclo di vita del cliente. Dal 2013 come consulente e formatore aiuta le imprese a sfruttare il servizio clienti digitale come leva di business. Fondatore di CustomerServiceCulture.com, è autore di libri tematici e speaker a convegni in Italia e all'estero. Lecturer all'Università Bicocca di Milano

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