2016: come utilizzerai i social in azienda?

2016: come utilizzerai i social in azienda?

Il 2016 è già qui perché dicembre non è altro che un non-mese intervallato da festività. Nelle aziende in questo periodo si tende a lavorare con particolare frenesia per chiudere gli ultimi affari e rispettare le ultime scadenze dell’anno.

E’ però anche il momento cruciale per definire il futuro dei tuoi progetti digitali per l’anno a venire, dato che essi avranno un impatto diretto su dipendenti, reparti aziendali e, soprattutto, sui tuoi clienti.

I clienti sono i migliori segugi

L’efficienza di un’azienda è il risultato di una organizzazione e comunicazione interna efficace. Il giudice che ne sancisce la qualità è il cliente che, quale utente finale del servizio, fiuta subito se tutto fila liscio, ovvero se qualcosa non funziona al meglio. Ciò a riprova del fatto che ciò che avviene all’interno dell’azienda si riflette sempre anche verso l’esterno.

Chi all’interno dell’azienda si trova a promuovere l’integrazione di strumenti digitali come ad esempio i social network non ha un compito facile perché va a mettere in discussioni procedure, abitudini e prassi consolidate negli anni

Innovare è impegnativo (ma necessario)

Ciò genera tensioni e conflitti interni perché spesso vi è da parte dei destinatari, una naturale resistenza al cambiamento. E’ una reazione umana e comprensibile ma, se si trasforma in un muro di gomma impermeabile, essa può diventare pericolosa perché:

  1. Impedisce all’azienda di rimanere al passo con la concorrenza
  2. Adotta in ritardo tecnologie e prassi che migliorerebbero la soddisfazione del cliente
  3. Consolida anziché abbattere una struttura aziendale a compartimenti stagni

Organizational chartIn alcuni casi questo irrigidimento si stratifica talmente tanto, che va a paralizzare ogni funzione aziendale.

La conseguenza è paradossale e pericolosa perché comporta una stagnazione decisionale →

 

Chi sta usando i social nella tua azienda?

Quali sono i reparti aziendali che sfruttano maggiormente i social network come leva di business e ne beneficiano in termini di risultati? La piattaforma di social business Tracx ha risposto a questa domanda grazie a una ricerca condotta ad hoc si questo tema.

Tracx ha intervistato numerosi manager aziendali statunitensi ed ha sintetizzato i risultati della ricerca un in un interessante ebook che puoi scaricare gratuitamente QUI. Nell’immagine qui sotto ne trovi un estratto che evidenzia come Marketing e Customer Service siano i reparti che attualmente beneficiano in assoluto più di altri dall’utilizzo dei social network. ↓

Statistica Tracx

Immagine: Tracx

Quali aziende italiane sono più attive sui social

Per quanto riguarda il mercato italiano la piattaforma Spidwit ha recentemente analizzato un campione di aziende operanti nei settori moda, turismo, ristorazione, informatica, automotive ed assicurazioni. E’ interessante osservare come alcuni settori sono più attivi di altri e soprattutto come si differenziano l’uno con l’altro a seconda della frequenza di pubblicazione di contenuti, l’utilizzo di immagini o di link.

Puoi avere un assaggio di questo report QUI.

Conclusioni

I tuoi clienti utilizzano sempre di più i social network per condividere le loro esperienze così come i tuoi dipendenti – in quanto a loro volta clienti – fanno già.

Nel 2016 non hai più scelta: prendi il controllo delle conversazioni online a partire da quelle che nascono all’interno della tua azienda e punta a garantire un’eccellente esperienza ai tuoi clienti per amplificare il passaparola positivo online.

 

Immagine in evidenza: Unsplash.com

About Paolo Fabrizio

Digital Customer Service Consultant, Trainer, Author, Speaker. Negli anni '90 partecipa alla startup della prima compagnia assicurativa online in Italia seguendo l'intero ciclo di vita del cliente. Dal 2013 come consulente e formatore aiuta le imprese a sfruttare il servizio clienti digitale come leva di business. Fondatore di CustomerServiceCulture.com, è autore di libri tematici e speaker a convegni in Italia e all'estero. Lecturer all'Università Bicocca di Milano

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