Stai chiudendo il cerchio con il cliente?

Stai chiudendo il cerchio con il cliente?

Conoscerai il detto ‘l’ultimo chiuda la porta!’ Ebbene in qualsiasi conversazione con il cliente quella porta la devi chiudere TU. È nel tuo interesse, altrimenti lo spiraglio si trasforma rapidamente in una pericolosa corrente d’aria. Infatti se lasci qualcosa di non chiarito o non confermato ti troverai a gestire ulteriori conversazioni inutili e ridondanti e non necessariamente piacevoli. Quindi chiudi il cerchio con il cliente per prevenire questi scenari.

1° scenario: bloccato all’ultimo miglio

Premessa: hai gestito una richiesta di assistenza dialogando con il cliente. Al termine della conversazione prometti al cliente che svolgerai un’attività necessaria per risolvere definitivamente il caso. Ad esempio devi:

  • Chiedere un’informazione / autorizzazione al tuo responsabile.
  • Svolgere una verifica per la quale hai bisogno di tempo e non vuoi tenere il cliente troppo tempo in attesa.
  • Contattare un altro reparto affinché svolga l’attività stessa (es. Finance per verificare la registrazione di un pagamento o il magazzino per la conferma dell’avvenuta spedizione della merce).

Purtroppo però non riesci a mantenere la promessa. Nel frattempo il cliente crede invece che ti sia dedicato a quella attività e che quindi tutto fili liscio come l’olio. Di conseguenza vi trovate in prossimità di un incrocio nella nebbia e a fari spenti: la collisione è solo questione di tempo e avverrà quando il cliente ti ricontatterà dicendo: ‘allora è tutto a posto, vero?’

💡 Approfondimento consigliato: cosa succede dopo la conversazione.

2° scenario: cercasi feedback disperatamente

In questo secondo scenario nessuno provvede a dare conferma al cliente, che dopo poche ore inizia a nutrire il dubbio che qualcosa sia andato storto. Di conseguenza il cliente inizia a bersagliarti per telefono, email, live chat, messaging, social (talvolta li utilizza tutti quanti). In stato ansioso, impegna il tuo team di customer service in conversazioni complesse, più lunghe del necessario e soprattutto evitabili. L’esperienza condivisa da Martina, lettrice assidua di Customer Service Culture è lampante: Martina aveva bisogno di chiudere il suo conto corrente e ha seguito la procedura online, sul sito della sua banca. Dopo qualche minuto ha completato l’iter e dalla schermata è comparsa la scritta ‘la tua richiesta di estinzione del mutuo è stata inserita correttamente.’

  1. A caldo Martina ha considerato questa risposta interlocutoria rassicurante, ma dopo 10 giorni di silenzio ha incominciato a dubitare che dall’altra parte del campo non si fosse mosso nulla.
  2. Perciò si è allarmata e ha contattato il customer service per avere spiegazioni.
  3. Invece la pratica era in lavorazione e sarebbe stato sufficiente inviare a Martina una email di aggiornamento sullo stato di avanzamento lavori della sua richiesta. Anche questo caso la mancata chiusura del cerchio con il cliente ha generato un costo oneroso e quantificabile.

💡 Approfondimento: il prezzo salato di un’informazione tardiva.

Conseguenze e opportunità

Gli esempi che ti ho riportato sono tossici e pericolosi. Individuali e rimuovili per tempo perché assorbono tempo e denaro, affossano la produttività del tuo team di assistenza e inquinano l’esperienza del cliente. Essi rappresentano il miglior alibi per chi continua a considerare la relazione con il cliente come un costo. Tu invece sai che non è affatto così, perciò a prescindere dal canale con cui avviene la conversazione, chiudi sempre il cerchio con il cliente.

Ora prenditi un minuto.

Pensando alla tua organizzazione, hai già ottimizzato i processi d’ingaggio con il cliente digitale?

Buone conversazioni.

Immagine in evidenza: Unsplash.com

About Paolo Fabrizio

Digital Customer Service Consultant, Trainer, Author, Speaker. Negli anni '90 partecipa alla startup della prima compagnia assicurativa online in Italia seguendo l'intero ciclo di vita del cliente. Dal 2013 come consulente e formatore aiuta le imprese a sfruttare il servizio clienti digitale come leva di business. Fondatore di CustomerServiceCulture.com, è autore di libri tematici e speaker a convegni in Italia e all'estero. Lecturer all'Università Bicocca di Milano

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